La penultima stagione di Stranger Things è completa (MyMovies)
di Alfonso Martino
Analizziamo nel complesso la quarta stagione della serie Netflix, mettendo sul piatto pro e contro della nuova stagione di Stranger Things.
Lo scorso venerdì è uscito il volume II della quarta stagione di Stranger Things, serie dei Duffer Bros diventata la più vista in lingua inglese di tutta la piattaforma.
Già dall’uscita del I volume, ci si è accorti dell’importanza che Netflix dà al suo prodotto a partire dall’intro di ogni nuovo episodio, con il celebre logo avvolto dalle nubi e dal rosso che caratterizza l’Upside Down.
Nuove trame, nuovi personaggi
La storia segue i nostri protagonisti sia a Hawkins (Mike, Dustin, Lucas) che in Florida (Eleven, Will) alle prese con i primi problemi legati all’adolescenza come la popolarità e la ricerca di un gruppo in cui poter esprimere se stessi.
Tra questi troviamo l’Hellfire Club, porto sicuro di nerd come Mike e Dustin guidato dall’eccentrico Eddie, studente pluri ripetente che si ritroverà coinvolto nell’omicidio della cheerleader Chrissie, che darà il via alla serie di eventi che scatenerà i nostri contro l’Upside Down.
Nell’arco della stagione avremo tre storyline differenti: quella di Hawkins, quella in Florida con protagonista Eleven e il recupero dei suoi poteri, e quella in Russia, con Joyce intenta a salvare Hopper insieme a Murray.
Tra le tre, la prima è sicuramente la più interessante ai fini della trama principale, con le altre due — specialmente la terza — che fungono da riempitivo.
Vecna is coming in town
Dopo una terza stagione al di sotto delle aspettative, nella quarta abbiamo un villain forte e riconoscibile: Vecna, il “generale a cinque stelle” del Sottosopra, come viene definito da Dustin.
La sua storia è uno dei punti di forza della stagione, con lo spettatore che viene pian piano a scoprire il suo legame con Eleven e il motivo per cui si trova nell’Upside Down.
Se nel primo volume il personaggio gode di scene già cult, come quella che lo vede protagonista insieme a Max e Running Up That Hill di Kate Bush in sottofondo, nel secondo viene brutalmente depotenziato, sotterrato dai cliché della forza dell’amore e dell’amicizia.
E la quinta stagione?
Sicuramente il livello degli episodi del secondo volume non è alto come quelli del primo, ma l’attesa per la quinta e ultima stagione di Stranger Things si fa sentire, sperando di vedere quello che è mancato negli episodi 8 e 9: personaggi principali lasciarci lungo il cammino — noi puntiamo su Steve e Mike — e valorizzazione di personaggi lasciati in secondo piano come Will, protagonista del momento più bello del secondo volume e che merita di essere in primo piano nel gran finale.