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Solo gli amanti sopravvivono: come l’amore per le arti può elevare

di Alfonso Martino

La tematica amorosa è al centro di quasi tutti i progetti artistici, letterari o cinematografici e può essere declinata in modi diversi. Il regista Jim Jarmusch tratta l’argomento nella pellicola del 2013 Solo gli amanti sopravvivono, che vede protagonisti Tom Hiddleston (il Loki dell’universo Marvel) e Tilda Swinton (Suspiria).
Il film si svolge ai giorni nostri e segue le vicende di Adam e Eve, una coppia di artisti legati da un amore profondo ma separati dalla distanza. Jarmusch mostra la solidità di questo rapporto in una scena in particolare, dove Adam suona all’interno della sua stanza a Detroit, mostrando contemporaneamente Eve a danzare sulle note di quella stessa musica nella sua stanza a Tangeri, come se i due fossero uniti da un filo invisibile. Entrambe le città sono sempre mostrate di notte e non trasmettono calore, dal momento che le loro vie sono sempre rappresentate come deserte; la città americana viene prevalentemente attraversata in macchina, circondata dalla luce calda dei lampioni, mentre Tangeri è definita da tonalità chiare che vanno a contrastare con l’esoticità del luogo. In questo modo il regista spersonalizza gli ambienti urbani, devitalizzandoli per aumentare il focus sui due protagonisti.

L’arte è un elemento vitale per i due amanti ed è possibile notarlo attraverso le sequenze nelle rispettive case: quella di Adam è pregna di strumenti musicali, mentre quella di Eve è piena di libri. Le abitazioni sono un riflesso della personalità dei protagonisti: quella di Adam è caotica, piena di oggetti che saturano lo spazio, mentre quella di Eve trasmette un senso di ordine e quiete, nonostante la mole di libri.
La coppia condivide però un segreto: sono dei vampiri, che hanno attraversato periodi storici – viene fatto riferimento al Medioevo e all’Inquisizione – e personaggi influenti come Shakespeare e Byron. La loro natura viene palesata dal regista americano in una delle sequenze iniziali, dove Adam si reca in un ospedale a Detroit sotto mentite spoglie come Dr. Faust per comprare delle sacche di sangue 0 negativo, mentre allo stesso tempo Eve si procura il liquido vitale in una farmacia a Tangeri. I due condividono il metodo di ricerca del sangue, controllando di fatto i loro impulsi naturali. La difficoltà  nel mantenere il controllo viene mostrata da Jarmusch in una rapida inquadratura durante la sequenza in ospedale citata poc’anzi,  in cui viene ripresa una paziente ferita e la reazione del personaggio di Hiddleston, che vorrebbe cedere alla tentazione ma riesce a disciplinarsi.

Le preoccupazioni di Adam verso gli umani, etichettati da lui come zombie, dal momento che non ragionano e non prestano attenzione alla scienza, inducono la sua amata a seguirlo nella città americana, ricreando così una situazione idilliaca; da questo momento i due sono inseparabili e sempre ripresi insieme nella casa del musicista, lontano dagli zombie da lui tanto disprezzati. La quiete della coppia viene interrotta da Ava, sorella dissoluta della protagonista che costringerà i due a confrontarsi con la società che li circonda in una sequenza all’interno di un locale, dove traspare la paura del personaggio di Hiddleston di essere smascherato.

Nel finale i due amanti saranno costretti a scegliere se mantenere il loro autocontrollo, il loro status di individui superiori agli umani grazie all’arte e alla musica, o cedere alle loro pulsioni, come dei moderni Adamo ed Eva in cui il frutto proibito è sostituito da un sangue non contaminato.