a cura di Analog From The World
ANALOG FROM THE WORLD è una pagina Instagram, che pubblica quotidianamente fotografie in analogico dal mondo, mettendo in luce scenari, volti, realtà, che spaziano dal concreto all’astratto; dal generale al particolare. La bellezza delle foto condivise nel profilo Instagram, che accoglie contributi di molti fotografi provenienti da diverse parti del mondo, è sorretta dal lavoro costante di Francesco Greco studente di Scienze e Tecnologie per i Media presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Founder, Social Media Manager e Content Manager di @analogfromtheworld da dicembre 2019, appassionato di fotografia analogica, cinema e programmazione e di Maria Solidoro, laureata presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in Scienze Linguistiche per il Management Internazionale, Social Media Assistant e Content Specialist di @analogfromtheworld da novembre 2020
Benvenuto Cosimo! Parlaci un po’ di te, delle tue origini e dei tuoi progetti attuali.
Salve ragazzi, innanzitutto vi ringrazio per questa intervista. Sono Cosimo Pastore, ho 26 anni e vengo dalla Puglia, precisamente da Carosino un paesino in provincia di Taranto. Mi piace sottolineare questo poiché sono molto legato alla mia Terra, legame rimarcato spesso anche nei miei lavori. Attualmente studio presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce nel corso di Nuove Tecnologie dell’Arte, portando avanti diversi discorsi sperimentali legati alla fotografia sia analogica che digitale ed al campo delle installazioni multimediali interattive.
Hello Cosimo! Tell us a bit about yourself and your current projects.
Hello everyone! Thank you for inviting me to the interview. My name is Cosimo Pastore, I am 26 and come from Apulia, precisely from Carosino, a small town in the province of Taranto. I like to emphasize where I come from because I am really attached to my Place and this connection is often highlighted in my works. Currenty, I am attending the course in “Nuove Tecnologie dell’Arte” (New Art Technologies) at the Accademia di Belle Arti (Academy of Fine Arts) in Lecce and also working on different experimental projects linked to photography, both analogue and digital, and to the area of interactive multimedia installations.
Quando e come hai iniziato a interessarti alla fotografia in generale? Qual è il tuo rapporto con la fotografia analogica?
Ho iniziato ad avvicinarmi alla fotografia circa una decina di anni fa. Venivo da diverse esperienze in campo musicale, ma avevo difficoltà a trovare la mia strada. Poi quasi per caso ho iniziato a scattare e lì ho capito che quello era il modo giusto per poter rendere tangibili le mie emozioni, quello che sentivo.
La fotografia analogica è arrivata dopo. Avevo in casa una Minolta di mio padre, una reflex semi-automatica che utilizzava per le foto di famiglia. Dopo qualche pellicola scattata con quella macchina ho iniziato a sperimentare altre fotocamere meccaniche e non mi sono più fermato. Il fatto di poter agire su qualcosa di materiale per ottenere risultati diversi mi affascina.
How and when did you get into photography? What kind of relationship do you have with analog photography?
I first approached photography around ten years ago. Back then, I had already worked in the music industry, but I found difficult to find my way. Then, by chance, I started to photograph, and at that point I realized that that would be the right way to express my emotions, my feelings.
Nonetheless, analog photography came later. I had at home my father’s Minolta, a semi-automatic reflex that he had used for family photos. After a few film rolls shot with that camera, I started to experiment with other cameras and since then I never stopped. The idea that I can work on something that is material to obtain different results simply fascinates me.
Quale artista ti ha influenzato maggiormente?
Ci sono diversi artisti dai quali traggo ispirazione e che mi hanno particolarmente colpito. Ferdinando Scianna è stato un colpo di fulmine, poi Giacomelli e Jodice dei quali mi affascina l’uso del bianco e nero.
Amo gli scatti tanto intimi quanto potenti di Francesca Woodman e la sperimentazione di Paolo Gioli, un artista che ho scoperto di recente.
What artists have influenced you most?
There are different artists that are inspirational and I am impressed with. Ferdinando Scianna was love at first sight and I also like Giacomelli and Jodice. The way in which they use Black and White bewitches me. I love Francesca Woodman’s shots – they are as intimate as strong –, as well as Paolo Gioli’s Experimental Photography, Gioli is an artist that I have discovered recently.
Qual è il tuo soggetto preferito da fotografare?
Potrei dire che il mio soggetto preferito da fotografare è il tempo. Mi piace l’idea di poter imprimere degli attimi unici in un’immagine, tanto che si tratti di una persona quanto di un paesaggio. La fotografia deve poter trasmettere quello che ho provato nell’istante in cui l’ho scattata e, allo stesso tempo, quello che chi c’era dall’altra parte dell’obiettivo ha provato.
What is your favourite subject to photograph??
I can say that my favourite subject to shoot is the time. I like the idea that I can freeze unique moments in a picture, whether I photograph a person or a landscape. Photography should be able to communicate what I was feeling in the moment I took the photograph, and at the same time, also what the subject on the other side of the lens was feeling.
Quali fotocamere, obiettivi e rullini utilizzi prevalentemente? Qual è la tua routine fotografica?
Non esco mai di casa senza la Leica R3! È la mia compagna di vita.
Come obiettivi prediligo quasi sempre il 50mm per le fotocamere di piccolo formato e l’80mm per le medio formato. Infatti oltre alla Leica, utilizzo diverse fotocamere analogiche tra cui una Mamiya RZ67 pro II, una Mamiya 645 pro e una Nikonos IV-A. Cito queste perché sono quelle che uso più spesso in base ai lavori che ho in mente. Per quanto riguarda le pellicole invece vario molto, tutto dipende da ciò che voglio ottenere in ogni progetto.
La mia routine è appunto questa: in base all’idea individuo prima la fotocamera che più si adatta e di conseguenza la pellicola.
Which cameras, lenses, and rolls do you shoot most with? What about your photography routine?
I cannot leave my house without my Leica R3! It is my life partner.
In regard to lenses, I almost always prefer 50mm lenses for small format cameras and 80mm lenses for medium format cameras. In this respect, beside my Leica, I use other analog cameras, such as a Mamiya RZ67 pro II, a Mamiya 645 Pro and a Nikonos IV-A. I have mentioned these cameras because they are the ones I use most also depending on the project I have in mind.In regard to film, I like trying different film rolls, always on the basis of what I want to obtain from each project.
This is my routine: I start from an idea and select the most suitable camera and, only after, a specific film roll.
Con chi e di chi ti piacerebbe scattare delle fotografie se ne avessi la possibilità?
Non c’è qualcuno in particolare a cui vorrei scattare delle fotografie ma in compenso sarebbe fantastico anche solo poter vedere all’opera alcuni dei maestri citati prima.
If you had the chance, who would you like to shoot with? (Both photographers and models).
There is nobody in particular I would like to photograph, but it would be incredible to see some of the previously mentioned photographers at work!
Parlaci del tuo progetto Dante Magazine, del suo obiettivo e del motivo che ti ha portato a svilupparlo in analogico ed in digitale.
“Dante magazine” è un’opera fotografica del 2021. Nello specifico si tratta di un trittico realizzato con la fotografia analogica abbinata a computer grafica.
Quest’opera si ispira alla Divina Commedia di Dante e vuole celebrare il Sommo Poeta per il 700° anniversario della sua morte. Le tre fotografie stampate in formato 50x70cm, rappresentano rispettivamente l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso e si basano su un stile astratto.
La parte grafica invece si rifà alle riviste di moda vintage, simulandone le copertine.
In realtà il progetto è stato pensato interamente in analogico, individuando tre tipi di pellicole e le rispettive tre fotocamere da usare. Trattandosi di un lavoro legato alla Divina Commedia ho voluto che le fotografie avessero quella particolare intensità data dalla grana della pellicola. Nello specifico ho utilizzato la Mamiya RZ67 con un Ektar 100 per le foto dell’Inferno, la Mamiya 645 con una pellicola Ilford SFX200 per le foto in IR del Purgatorio e la Nikonos IV-A con la Kodak Portra 800 per le foto subacquee del Paradiso.
La parte in digitale invece è nata in corso d’opera, più che altro per avere dei riscontri diretti delle fotografie in attesa dello sviluppo dei rullini.
Tell us about your project ‘Dante Magazine’? What is it aimed at and why did you choose to shoot both film and digital?
“Dante magazine” is a photographic work from 2021. More specifically, it is a triptych that combines analog photography and computer graphics. Dante Magazine is inspired by the Divine Comedy by Dante Alighieri and is aimed at celebrating the Supreme Poet’s 700th death anniversary. In this work, there are three pictures printed in size 50x70cm which respectively depict Hell, Purgatory and Heaven. Their style is abstract, while their graphics hark back to vintage fashion magazines and simulate their covers.
To be honest, the project was originally conceived as an analog piece of work. Back then, I chose three different film rolls and a specific camera for each roll. Since Dante Magazine is a project bound to the Divine Comedy, I wanted the photos to have that particular intensity that only film grain can give. More specifically, I used a Mamiya RZ67 with a Kodak Ektar 100 to shoot Hell, a Mamiya 645 with an Ilford SFX2000 to obtain Infrared photographs for Purgatory, and, in the end, a Nikonos IV-A with a Kodak Portra 800 to obtain underwater photographs for Heaven. This said, the digital part came up as I was going along with the project, mainly in order to have a sort of real-time feedback of the photos I had in mind, while waiting for the film rolls to be developed.
Tra le tue fotografie, qual è la tua preferita e perché?
Questa è una domanda difficile… in fin dei conti lasciamo un pezzettino di noi stessi in ogni fotografia che scattiamo. Però se proprio devo, ci sono un paio di fotografie subacquee che adoro particolarmente, forse perché offrono la visione di un mondo che normalmente non potremmo vedere.
Among your works, which one is your favourite and why?
This is a difficult question, as after all you leave a piece of your heart in each photo you shoot. If I really have to choose one picture, I would say there are some under water photos that I particularly love, maybe because they offer a vision of a world that we normally cannot see.
Tra le fotografie pubblicate sulla nostra pagina qual è la tua preferita e perché?
Anche qui non è facile dare una risposta precisa… ce ne sono diverse che mi piacciono, in particolare i ritratti di street photograghy. L’unione tra la casualità ed il saper cogliere l’attimo della street e la potenza espressiva del ritratto dà vita a delle fotografie uniche!
Among the works published on our page, which one do you like most and why?
Also here, it is not easy to give an answer. I like many of them, in particular portraits of street photography. The combination of the randomness and the necessity to seize the day in street photography together with the expressive power of portraits gives birth to one-of-a-kind pictures!
Cosa pensi di AnalogFromTheWorld e delle film community che cercano di promuovere la fotografia analogica professionale e amatoriale?
Credo che AnalogFromTheWord ed altre communities siano delle belle realtà all’interno dei social, la fotografia analogica negli ultimi anni sta tornando di moda ed è giusto darle visibilità. Mentre anni fa scattare a pellicola era la normalità, oggi è diventata una scelta tecnica e di gusto personale. Avere la possibilità quindi di condividere le proprie esperienze fotografiche con communities formate da persone provenienti da tutto il Mondo ha il doppio vantaggio di avere altri punti di vista e allo stesso tempo condividere e imparare nuove cose sulla fotografia analogica.
What do you think about AnalogFromTheWorld and other film communities that try to promote both professional and amateur, analog photography?
I believe that Analog From The World and other similar communities are a beautiful reality on social media. Lately, analog photography has revived and it is fair to give it exposure. Many years ago, shooting analog was normal, but today it has become a technical choice driven by own personal taste in regard to photography. Having the chance to share your photographic experiences with other communities made of people coming from all over the world has two big advantages. It allows you on the one hand to gain a new perspective, on the other hand to share your work and learn more and more about analog photography.