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Il club di Howard Hawks: cinema tramutato in romanzo

di Lorenzo di Lauro

Il club di Howard Hawks è un interessante esperimento di conversione di un cortometraggio in romanzo, un passaggio inverso rispetto ai canoni tradizionali che vedono numerosi registi attingere da prodotti letterari più o meno celebri.

Quentin Tarantino ha attuato questo processo con il suo film C’era una volta ad Hollywood, divenuto in seguito romanzo. Protagonista di quest’originale versione scrittoria di un  proprio cortometraggio è lo scrittore pugliese Francesco Pasanisi, che dissemina la sua opera prima, pubblicata dalla casa editrice Milella, delle sue influenze cinematografiche predilette.

Francesco Pasanisi

Il titolo del libro (e del club citato nello stesso) è un riferimento immediato ad Howard Hawks, noto regista della golden age di Hollywood e del primo Scarface, dal quale nacque solo mezzo secolo dopo il celebre remake di Brian De Palma. Il sangue presente in copertina conferisce fin da subito al romanzo un alone di mistero, un sapore noir che già nelle prime pagine traspare in tutta la sua evidenza.

L’autore delinea uno spaccato sociale malavitoso che viene descritto in tono parodistico, pur senza rinunciare a peculiarità essenziali del genere: un linguaggio truculento, scurrile, politicamente scorretto domina fin dalle prime battute, quasi a voler suscitare l’indignazione del lettore, chiamato dall’autore a resistere dinanzi alle sue continue provocazioni.
I personaggi principali sono costruiti su stereotipi italo-americani, ribattezzati in modo sferzante “spaghettari” ed estrapolati in modo palese dall’universo tarantiniano e dai gangster movie di Martin Scorsese.

Proponendo una sequenza di eventi che scorre rapida con colpi di scena a ripetizione, prende forma la storia di Bubba De Mauro, Morris Vincenti, Karl D’Amico, Travis Loggia,  Jack Rosetti e tanti altri personaggi privi di morale che agiscono nel segno della violenza, che in un contesto mafioso assurge ad elemento di consuetudine. Anche la concezione che questi delinquenti nutrono nei confronti del mondo femminile è legata unicamente alla sfera sessuale, che viene sdoganata senza freni con un’irriverenza che si specchia con la realtà di un contesto brutale. Vi è spazio per alcuni siparietti comici, che nella loro sguaiataggine si cospargono anch’essi di una dimensione drammatica.

Prevalgono droga, soldi, armi, in uno scenario che ricorda quello di pellicole cult del cinema noir, come Milano Calibro 9 di Fernando Di Leo. Tutti questi ingredienti, amalgamati a regola d’arte, plasmano Il club di Howard Hawks, un’opera sadica che mette da parte qualsiasi freno inibitorio, che catapulta i lettori in un bagno di sangue dall’inizio alla fine e che può essere considerata come una delle opere splatter più originali del 2023.

Attraverso questo libro Francesco Pasanisi ci illustra una realtà che spesso si tende ad ignorare, un lato scurrile e violento che non appartiene solo ad uno sperduto angolo d’America, ma a molte altri contesti spesso ignorate, e che possono essere resi noti solo se raccontati senza filtri per quello che sono effettivamente.