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a cura di Renato De Capua
“Clinamen – un passo oltre il confine” torna ricco di contenuti per il suo XXVII numero.
Sono tante le storie che abbiamo raccontato e che continueremo a raccontarvi, cercando di essere sempre memori della prospettiva dalla quale siamo partiti: la letteratura.
Ognuno di noi sceglie un punto d’osservazione dal quale scrutare il mondo, ricercare e provare a identificare se stesso. Il nostro è sempre stato questo: osservare tramite la finzione per leggere le trame sottese al canto che anima il mondo. In molte pagine dei libri è scritto che quando si parte per un nuovo viaggio, è necessario portare con sé alcuni strumenti utili a non smarrire il sentiero, come ad esempio una bussola e una mappa alle quali affidarsi, dell’acqua per dissetarsi. Poche cose si scoprono essere realmente necessarie.
Per questo, come esploratori coraggiosi e impavidi, da questo numero, abbiamo deciso di esplorare un nuovo spazio, che potrete leggere come inserto a corredo di ogni prossima nuova edizione, al termine della sezione “Oltre il confine”.
“Aquilone- sul filo della traduzione” è infatti il nuovo spazio dedicato alla traduzione di testi letterari inediti, a cura di Giacomo Giancane e Renato De Capua. L’obiettivo è quello di accogliere nella nostra lingua alcuni testi della letteratura, specialmente quelli meno noti ai più, che meritano di essere conosciuti. In limine all’inserto di questo numero, le parole della traduttrice Francesca Diano, a cui va il nostro sentito ringraziamento, ci avviano verso questa nuova strada. Come lei stessa scrive, infatti, la traduzione può essere assimilata al “suono di una sola mano”, a quella ricerca dell’armonia che può rinascere in una forma nuova e concretizzarsi in una veste inedita.
Il testo A vision of comets del poeta inglese James Harpur (trad. italiana di Francesca Diano), dispiega questo nuovo cielo e disegna nuove scritture nelle nostre menti.
Infine un ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito con i loro articoli, linfa vitale di questo progetto e a voi lettori auguro sempre nuove scoperte.