Particularia

L’arte incontra mistero e memoria in “Offendicula” di Gaia Di Lorenzo

Renato DE CAPUA

Un’arte che racconta l’intimità e le dinamiche collettive. È questa l’autentica vocazione di “Offendicula”, progetto artistico di Gaia Di Lorenzo, artista romana con un percorso di ricerca attorno i comportamenti collettivi, in particolare per i fenomeni legati al ruolo del gruppo nei processi di autoidentificazione, ai meccanismi di potere e alle potenzialità dell’open sourcing.

L’artista Gaia Di Lorenzo

Fondatrice di CASTRO, programma di formazione sperimentale internazionale e gratuito con sede a Roma dal 2018 e all’attivo diverse mostre, l’artista è anche tra i membri fondatori di “ArtWorkersItalia”, un gruppo informale di difesa dei diritti dei lavoratori dell’arte in Italia.  “Offendicula” è uno dei progetti vincitori del bando “Per chi crea” prodotto da RAMDOM con il sostegno del MiC e SIAE, enti con un’attenta sensibilità rivolta alla promozione di opere inedite di giovani artisti Under 35 residenti in Italia.

Nel progetto, immagini sincretiche fondono elementi visivi e concettuali provenienti da diverse culture, tradizioni o contesti. In esposizione presso “Kora- Centro del Contemporaneo” di Castrignano dei Greci (LE), luogo di innovazione e creazione artistica della Grecìa Salentina, fino al prossimo 12 gennaio (orari: dal martedì al venerdì ore 10-20; sabato e domenica ore 17-21) , “Offendicula” intreccia una pluralità di livelli semantici, in una sintesi inedita di ricordi intimi, tradizioni, dicerie diffuse o tramandate.

Le opere si compongono di frammenti di vetro dipinti o incisi con la messa in evidenza della loro giustapposizione: in tal modo emerge la doppia polarità di alcuni punti, sospesi e uniti al limite tra realtà e narrazione. Anche il nome del progetto affonda le proprie radici nel folklore, nonché nella memoria collettiva. Per “offendicula”; infatti, s’intende una pratica consistente in strumenti atti a impedire o ostacolare l’accesso non autorizzato a estranei all’interno di proprietà private o per la difesa beni. Il progetto è frutto di un percorso avviato a Ostuni lo scorso anno. Anche in quel caso, Gaia Di Lorenzo aveva collaborato con la comunità locale per conoscerne il patrimonio storico e collettivo, da cui attingere materiale per farne una realizzazione artistica. Così, anche per quanto riguarda Castrignano De Greci, l’artista è entrata in contatto con gli abitanti del luogo. Le loro voci hanno trovato una nuova accoglienza nelle opere artistiche.

Ognuna di esse ha un’autentica voce, che rimanda a suggestioni ulteriori; evoca e tramanda significati di un’identità forse a tratti sfuggente nel tessuto della parola, eppure così presente nell’animo della gente del borgo.

Un’arte, quindi, che accomuna e crea un nuovo linguaggio dal variegato immaginario della diversità.