di Alfonso Martino
L’Envol è il primo film “francese” di Pietro Marcello ed è ispirato dal romanzo di Aleksander Grin Vele Scarlatte. Nel cast Louis Garrel, Juliette Jouan e Raphael Thierry
Dopo essere stato presentato a Cannes, L’Envol di Pietro Marcello (Martin Eden) arriva alla Festa del Cinema di Roma. Il film prende spunto dal romanzo Vele Scarlatte di Aleksander Grin e continua il percorso del regista degli adattamenti letterari.
Marcello riprende la campagna francese in cui si svolge la vicenda in 4:3, alternando immagini di repertorio — marchio di fabbrica del regista — con inquadrature che ricordano dei quadri, in cui la natura è protagonista della vicenda.
Il regista racconta una favola in cui Raphael (Thierry) è un reduce dalla Prima Guerra Mondiale, di indole chiusa ma ricco di creatività, simboleggiata dalle molte inquadrature sulle sue mani. La stessa creatività sarà trasmessa a sua figlia Juliette (Joan), una ragazza persa nel suo mondo ed etichettata dal villaggio come pazza, in attesa delle vele scarlatte predette da una maga che la porteranno via da lì.
Il tempo viene alterato da Marcello, poiché vediamo Juliette da bambina e la sua crescita, mentre Raphael e gli altri adulti restano immutati per tutta la pellicola, come se il tempo per loro non passasse.
Tra fantasia e realtà
La fantasia è un’arma che utilizza Juliette per scappare da una realtà, quella del villaggio, che le sta stretta ma che abbraccia per restare vicina a un padre che l’ha cresciuta da solo facendo tanti sacrifici.
Le vele scarlatte sembrano avere le sembianze di Jean (Garrel), avventuriero pilota capitato per caso nel villaggio. La sequenza dell’incontro tra lui e Juliette è ripresa in maniera delicata, con il regista che segue Jean a nuoto alla ricerca della ragazza.
Marcello racconta i personaggi senza fretta, rivelando pian piano i dettagli su di loro senza fare gli spiegoni che tanto vanno di moda adesso, in un film delicato e fiabesco come Raphael e Juliette.