35 millimetri

Spiderman No Way Home: il film più atteso dell’anno

di Alfonso Martino

Raramente si è creato per un film tanto hype, forse nemmeno per Endgame, che ha chiuso un enorme ciclo dell’MCU ed è impegnato da tempo a ricostruire delle fondamenta partendo da due certezze: il multiverso e Spiderman.

Ed è proprio il nuovo film dedicato a Peter Parker il più atteso di quest’anno, capace di far crashare i siti di ogni multisala per acquistare un biglietto per la prima proiezione, evitando così gli spoiler sui social.

Gli spettatori erano divisi in due: alcuni hanno criticato la presenza eccessiva di marketing, dato dalle numerose immagini rilasciate senza preavviso o trailer brasiliani/russi che sembravano nascondere alcuni personaggi, mentre altri nutrivano aspettative altissime nonostante le enormi aspettative.

Senza andare troppo nel dettaglio, possiamo dire che della nuova trilogia Marvel/Sony legata all’amichevole Spiderman di quartiere, questo è senza dubbio il migliore dei tre, capace di intrattenere per tutte le due ore e mezza di durata, riuscendo a bilanciare la caratterizzazione dei personaggi con combattimenti che mantengono incollati alla poltrona (la sequenza che vede scontrarsi Parker e Dr Strange è visivamente d’impatto e rimanda a pellicole come Inception e Tenet).

Anche per questo capitolo, la regia è stata affidata Jon Watts, il quale non è stato particolarmente brillante in Homecoming e soprattutto in Far From Home, ma in No Way Home dimostra di avere spunti interessanti, come ad esempio la scena iniziale che riprende il finale della seconda pellicola, mostrando con un piano sequenza frenetico il momento in ci tutto il mondo scopre l’identità di Spiderman e la reazione di Peter, il cui primo pensiero è proteggere MJ dall’enorme folla riversata in strada.

Non dirò altro per non rovinare la sorpresa a chi ancora dovrà vederlo, ma una cosa è certa: così come per Endgame, si creerà un clima in cui il pubblico in sala applaudirà determinate scene e si emozionerà per quello che è un personaggio capace di appassionare diverse generazioni, a prescindere se si è fan dei cinecomic o meno.